Il 6 gennaio la Chiesa Bizantina in Piana degli Albanesi commemora il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, prima epifania pubblica della sua divinità,Teofania.
Nell’Icona Cristo occupa il centro della scena, senza vestiti, come è nudo l’ uomo alla nascita, in quanto il Battesimo rappresenta la nostra rinascita in Cristo: nell’Ortodossia è più importante il giorno del Battesimo che quello della nascita.
La mano destra di Cristo è piegata nel segno della benedizione e sopra di Lui un raggio giunge dall’alto dove appare la colomba che rappresenta lo Spirito Santo.
Sulla sinistra dell’icona e sulla riva sta Giovanni il Precursore che pone la mano destra sulla testa di Cristo.
I tre angeli, a destra dell’icona, rappresentano le nature angeliche che si piegano in adorazione dell’uomo-Dio. Le mani velate ed il busto reclinato stanno ad indicare la loro sottomissione.
Le acque del fiume Giordano e la donna seduta su un mostro marino (rappresenta il Mar Rosso) riconoscono la regalità del Verbo.
Il Sacramento del Battesimo è un dono di partecipazione alla lotta di trasformazione del mondo. Cristo è battezzato e risale dalle acque, facendo uscire il mondo insieme a Lui, e riaprendo quei cieli che Adamo aveva fatto chiudere per tutta la sua discendenza.
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